Filosofia del corpo

La filosofia del corpo o cognizione incorporata è un concetto recente ideato da una corrente di filosofi, cognitivisti e ricercatori di intelligenza artificiale secondo i quali la natura della mente umana sarebbe ampiamente connessa alle caratteristiche e ai movimenti del corpo umano. Sostengono che tutti gli aspetti della cognizione (idee, pensieri, concetti e categorie) sarebbero correlati ad aspetti del corpo. Tali aspetti comprendono il sistema percettivo, le intuizioni che sottostanno alle capacità di movimento (cognizione motoria), le attività e le interazioni con l'ambiente, e i presupposti ontologici sul mondo integrati nel nostro corpo e nel nostro cervello.

La tesi della filosofia del corpo si oppone ad altre teorie della cognizione, come il cognitivismo classico, il computazionalismo e ovviamente il dualismo cartesiano. L'idea ha le sue radici nella filosofia di Kant e di alcuni filosofi continentali del XX secolo, come Maurice Merleau-Ponty. La versione più moderna fa riferimento a risultati ottenuti da recenti ricerche nella linguistica, nelle scienze cognitive, nell'intelligenza artificiale, nella robotica e nella neurobiologia.

George Lakoff (un linguista e cognitivista) e suoi collaboratori (compresi Mark Johnson, Mark Turner, e Rafael E. Núñez) hanno scritto una serie di opere che promuovono ed ampliano la tesi sulla base di scoperte nel campo delle scienze cognitive, come la metafora concettuale e lo schema di immagine.[1]

I ricercatori nella robotica come Rodney Brooks, Hans Moravec e Rolf Pfeifer hanno sostenuto come a loro avviso la vera intelligenza artificiale possa essere raggiunta solo da macchine dotate di abilità sensoriali e motorie e di un corpo vero e proprio, collegato e relazionato al mondo.[2] I risultati di questi ricercatori hanno a loro volta ispirato filosofi come Andy Clark e Horst Hendriks-Jansen.[3] La teoria motoria delle percezione vocale proposta da Alvin Liberman e colleghi dei Laboratori Haskins sostiene che l'identificazionee delle parole è "situata" nella percezione dei movimenti corporei mediante i quali le parole vengono formate.[4][5][6][7][8]

Gerald Edelman, Antonio Damasio ed altri neurobiologi hanno chiarito le connessioni tra corpo, strutture individuali del cervello ed aspetti della mente come la coscienza, l'emozione, l'autocoscienza e la volontà.[9]

La biologia ha ispirato Gregory Bateson, Humberto Maturana, Francisco Varela, Eleanor Rosch and Evan Thompson a sviluppare un'idea strettamente legata detta enactivism,[10] mentre Patricia Carpenter persegue una descrizione della cognizione biologicamente radicata detta 'modello catalitico-frattale'.

  1. ^ Lakoff & Johnson 1980, Lakoff 1987, Lakoff & Turner 1989, Lakoff & Johnson 1999, Lakoff & Nunez 2001
  2. ^ Moravec, 1988, Brooks, 1990, Pfeiffer, 2001
  3. ^ Clark, 1997, Hendriks-Jansen, 1996
  4. ^ Liberman AM, Cooper FS, Shankweiler DP, Studdert-Kennedy M. (1967). Perception of the speech code. Psychol Rev.74(6):431-61. PMID 4170865
  5. ^ Liberman AM, Mattingly IG. (1985). The motor theory of speech perception revised. Cognition. 21(1):1-36. PMID 4075760
  6. ^ Liberman AM, Mattingly IG. (1989). A specialization for speech perception. Science. 243(4890):489-94. PMID 2643163
  7. ^ Liberman AM, Whalen DH. (2000). On the relation of speech to language. Trends Cogn Sci. 4(5):187-196. PMID 10782105
  8. ^ Galantucci B, Fowler CA, Turvey MT. (2006). The motor theory of speech perception reviewed (PDF), su pbr.psychonomic-journals.org.[collegamento interrotto]. Psychon Bull Rev. 13(3):361-77. PMID 17048719
  9. ^ Edelman, 2004, Damasio, 1999
  10. ^ Maturana Varela, 1987, Varela Thompson Rosch, 1992

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